venerdì 30 luglio 2010

Fresco ed autoproduzione

In questi giorni il tempo è stato un po’ incerto, dove “incerto” è un eufemismo per “è venuta giù l’ira di Dio”. E di questo sono stata felicissima.
Innanzitutto il maltempo mi ha permesso di trovare un po’ di refrigerio, in quanto la calura dell’ultimo periodo mi stava facendo letteralmente uscire di testa. E penso che in ciò abbia contribuito in buona parte anche il fatto di essere incinta.
Io infatti non ho mai sofferto particolarmente il caldo, in più considerate che abito in campagna, in una zona piuttosto ombrosa in cui in inverno regna il gelo perenne, ma in estate si sta belli freschi.
La gente infatti mi viene a trovare e, non appena varca la soglia di casa, dice “Eeeeeeeh, ma come si sta beeeeeeeeeeene…che bel freschiiiiiiiiiiino!” mentre io – praticamente nuda – li guardo con odio e penso che me li magnerei vivi.
Insomma, penso ma soprattutto spero che gli ormoni contribuiscano in larga misura a questa mia condizione di bollore perenne.

In secondo luogo il cattivo tempo ha permesso a me, e soprattutto a mio marito, di trascorrere più tempo in casa, nell’impossibilità di dedicarsi alla cura dell’orto e dell’esterno in generale.
Abbiamo quindi colto l’occasione per dedicarci ad attività che da tempo rimandavamo.
Abbiamo infatti rimesso in produzione la birra (ebbene sì, facciamo la birra fatta in casa anche se non si tratta di un qualcosa di edificante alias biologico, ma semplicemente di una forma di autoproduzione che ci permette di crearci la birra che vogliamo noi, in base ai nostri gusti e alle nostre preferenze, con l’ulteriore vantaggio di abbattere i costi e di riciclare le bottiglie di vetro) e abbiamo preparato la marmellata di more.
Possediamo infatti una piccola coltivazione di frutti di bosco – questi sì che sono rigorosamente biologici – che ci è fonte di grandi soddisfazioni.


Produciamo lamponi, more, ribes nero e ribes rosso (le fragole che vedete nella foto sono dell’orto) e quest’anno il raccolto è stato veramente abbondante e continuo, tanto da avere delle difficoltà a riuscire a rimanergli al passo.
Onde evitare l’obesità e il diabete con torte più o meno riuscite…



…quest’anno abbiamo deciso di dedicarci anche alla produzione di marmellate, anche e soprattutto considerando i “momenti bui” (dal punto di vista culinario) che ci aspettano dopo la nascita della pupa.
Ed ecco che quindi l’altro giorno abbiamo preparato la marmellata di more.


I vasetti più grandi che vedete nella foto sono destinati a noi: su di essi abbiamo deciso di mettere l’etichetta solo sul tappo, in quanto i vasetti saranno poi sicuramente riutilizzati per creazioni future, mentre quelli più piccoli andranno con tutta probabilità a far parte di piccole composizioni da regalare…probabilmente questo Natale non avremo molto tempo da dedicare ai regali (vedi discorso di cui sopra), per cui stiamo cercando di metterci avanti con i lavori.

La preparazione delle marmellate non finisce di certo qui: dobbiamo ancora fare quella di lamponi e quella di frutti di bosco misti. Poi, chissà cos’altro ci verrà in mente se la produzione non rallenterà! Di sicuro abbiamo in progetto anche qualche liquore…

Ma poiché oggi il tempo è stato sereno e il terreno si dovrebbe essere parzialmente asciugato, ora vi saluto e scappo nell’orto, dove mi attende una gioiosa oretta durante la quale strapperò le erbacce che, grazie alla pioggia, saranno cresciute rigogliose, facendo diventare la zona dei pomodori da conserva una sorta di savana impenetrabile.

Un caro saluto e a presto,
Laura

sabato 24 luglio 2010

Segnalazione blog

Ok, magari voi mi direte che arrivo sempre dopo la puzza ;-) e probabilmente avete anche ragione ;-)) però oggi vorrei segnalarvi un blog che ho scoperto solo pochi giorni fa e in cui ho trovato degli spunti interessantissimi.
Il blog in questione si chiama La Regina del Sapone e lo trovate a questo link. Come dice il suo sottotitolo, questo blog parla di sapone, cosmetica, cucina, faidate, ricette e consigli dalla natura.

Sebbene tra i miei propositi vi sia una lettura più attenta dei post passati, come vi accennavo vi ho già trovato degli spunti interessantissimi.
Per esempio, già da alcuni anni uso l’aceto – insieme ad alcune gocce di olio essenziale – al posto dell’ammorbidente. Sulla mia lavatrice campeggiano sia la bottiglia dell’aceto che quella dell’olio essenziale…ma perché non crearne una unica unendo queste due componenti? Ok, anche conservare due boccette invece di una sola non è che cambi di molto la sostanza...però perché non mi era mai venuta in mente questa idea? Dell’aceto come ammorbidente se ne parla qui.
Oppure grazie a questo blog ho potuto approfondire la mia conoscenza del sapone Alga, che utilizzo da anni ma unicamente per il bucato a mano. Se anche a voi interessa l'argomento, vi invito a leggere questo post.


Infine, ho scoperto un ulteriore utilizzo dell’aceto abbinato al bicarbonato: le due sostanze che utilizzo maggiormente per la pulizia della casa. Usate insieme, infatti, sono un ottimo ausilio per la cura degli scarichi. Volete saperne di più? Allora vi suggerisco di leggere qui.

Insomma, se per sbaglio non avete mai visitato questo blog, vi consiglio caldamente di farlo. Troverete tanti post interessanti e soprattutto dei consigli utilissimi.

Un caro saluto e a presto,
Laura

giovedì 8 luglio 2010

Breve monologo interiore

Sono appena rientrata da una passeggiata nei prati intorno a casa mia (sebbene la mia alimentazione sia rimasta pressoché inalterata, questa gravidanza mi sta facendo lievitare e sicuramente il fatto di svolgere un lavoro sedentario – sono una traduttrice – sicuramente non aiuta).



Mentre camminavo godevo del paesaggio circostante – il verde, i fiori, le piante spontanee, il rio – e ho cominciato a riflettere su quella meraviglia che è la natura, così perfetta nelle sue mille sfaccettature, e sull'ambiente. Ho cominciato a pensare a come l’uomo stia rovinando l’ambiente, anzi più in generale…di come se ne freghi altamente! E mi sono chiesta “Perché?”. No, seriamente…ma perché?
Secondo la mia idea, infatti, basta veramente ben poco per cercare di collaborare al benessere dell’ambiente, per cercare di preservalo…o perlomeno per non distruggerlo! Ci sono dei semplicissimi gesti che ognuno di noi può compiere nel proprio quotidiano, eppure non li fa!

In particolare, quel che mi lascia veramente basita e che mi lascia senza risposte è il fatto che, nel mio piccolo, osservo questa forma di menefreghismo tra persone a me care e che, in linea generale, stimo!
Sì, tanti miei amici, persone splendide, intelligenti, sensibili e che, sinceramente, godono di tutta la mia stima, non fanno assolutamente nulla nei confronti della salvaguardia dell’ambiente. E non mi riferisco alla partecipazione attiva ad associazioni quali Greenpeace o affini – cosa che peraltro neanch’io faccio - ma a quei PICCOLI, SEMPLICI gesti che non comportano nessuno sforzo e nessun disagio.
Tanto per rimanere nell’attualità dei miei post più recenti, cito come esempio l'uso del bicarbonato come deodorante o almeno il ricorso all'acqua raccolta in casa per innaffiare le proprie piante.

Io capisco che per tutta una serie di motivazioni, quali la propria sensibilità, i propri interessi e soprattutto il proprio background, questi gesti possano non venire in mente e, soprattutto, che non ci si informi in tale direzione. Ma quel che mi lascia veramente basita, è che nemmeno dopo aver fatto notare loro questi accorgimenti essi vengono adottati. Allora mi domando “Perchè?”, “Perché, visto che non sei né stupido né pigro?”

Proprio l’altra sera una mia amica mi confidava che tutti i giorni, per innaffiare le sue piante (due piccole balconiere contenenti piante aromatiche) utilizza tre litri d’acqua. Tre litri d’acqua tutti i giorni della settimana!!
E la domanda successiva che mi pongo è “Se non lo vuoi fare per una questione ecologica, perché non lo fai per risparmiare soldi?”. Proprio l’altro giorno leggevo un articolo in cui si affermava che, durante la bella stagione, l’acqua utilizzata per innaffiare le piante incide profondamente sulla bolletta.

Quindi, la mia domanda senza risposta è “Perché?”

Scusate lo sfogo e un caro saluto,
Laura

venerdì 2 luglio 2010

Di lana ed altro

Come accennato in un precedente post, mi sto dedicando alla preparazione di una copertina per la mia pupa
La scelta della lana è caduta su una pura lana vergine 100% merino, nel mio caso particolare della linea “Dinamo” della Mondial. Mi sono rivolta ad un negozio piuttosto fornito ma, alla fine, questa era l’unica lana…100% lana!
Mi sembrava abbastanza morbida ed effettivamente lo è, però, ora che la copertina sta avanzando, mi rendo conto che il risultato finale non è “bello morbidoso” come mi aspettavo ma, anzi, un po’ ruvido.

Anche una mia amica neo-mamma si trova nella stessa situazione: ha commissionato una copertina, ha scelto con cura una bella pura lana vergine…ma poi la morbidezza finale non è stata quella desiderata! Per intenderci: noi utilizziamo come metro di valutazione le coperte delle nostre nonne: fatte a mano, in un periodo in cui mi sa che l’acrilico non era molto diffuso ;-) …e tuttora morbide morbidissime!

Fino a qualche mese fa, in un paese vicino a Bologna vi era un piccolo (minuscolo) negozio che vendeva filati e che era super gettonato in particolare per i lavori per bambini. La lana era un po’ costosa, ma la qualità ( e morbidezza) era nettamente superiore. Quel negozio ha improvvisamente (e misteriosamente) chiuso, lasciandoci tutti a bocca asciutta.
(Tra l’altro il primo pensiero, alla notizia della chiusura, è stato: “Perché ha chiuso? È fallito? Oddio, se è fallito lui, allora la prossima sono io!!)

Dunque, tutto questo per chiedervi: se tra chi mi legge c’è qualcuno con un qualche tipo di esperienza sull’argomento “lana”, conoscete qualche filato da consigliare? pensate sia possibile trovare una pura lana 100% vergine…che sia “persino” morbida?

Tempo fa, girovagando su Internet, avevo trovato un agriturismo nelle Marche (se non sbaglio) che produceva lana biologica, tinta in modo naturale ed addirittura non costosa! Ovviamente mi si sono subito drizzate le orecchie ho cercato di contattarli per avere informazioni sulla spedizione ma, purtroppo, non ho mai ricevuto risposta :-(
(e anche in questo caso mi domando “Perché non mi avete neanche risposto, visto che avevo chiaramente espresso il desiderio di acquistare la vostra lana?!? Boh!”)

Voi avete qualche consiglio da darmi?

Un caro saluto,
Laura