giovedì 8 luglio 2010

Breve monologo interiore

Sono appena rientrata da una passeggiata nei prati intorno a casa mia (sebbene la mia alimentazione sia rimasta pressoché inalterata, questa gravidanza mi sta facendo lievitare e sicuramente il fatto di svolgere un lavoro sedentario – sono una traduttrice – sicuramente non aiuta).



Mentre camminavo godevo del paesaggio circostante – il verde, i fiori, le piante spontanee, il rio – e ho cominciato a riflettere su quella meraviglia che è la natura, così perfetta nelle sue mille sfaccettature, e sull'ambiente. Ho cominciato a pensare a come l’uomo stia rovinando l’ambiente, anzi più in generale…di come se ne freghi altamente! E mi sono chiesta “Perché?”. No, seriamente…ma perché?
Secondo la mia idea, infatti, basta veramente ben poco per cercare di collaborare al benessere dell’ambiente, per cercare di preservalo…o perlomeno per non distruggerlo! Ci sono dei semplicissimi gesti che ognuno di noi può compiere nel proprio quotidiano, eppure non li fa!

In particolare, quel che mi lascia veramente basita e che mi lascia senza risposte è il fatto che, nel mio piccolo, osservo questa forma di menefreghismo tra persone a me care e che, in linea generale, stimo!
Sì, tanti miei amici, persone splendide, intelligenti, sensibili e che, sinceramente, godono di tutta la mia stima, non fanno assolutamente nulla nei confronti della salvaguardia dell’ambiente. E non mi riferisco alla partecipazione attiva ad associazioni quali Greenpeace o affini – cosa che peraltro neanch’io faccio - ma a quei PICCOLI, SEMPLICI gesti che non comportano nessuno sforzo e nessun disagio.
Tanto per rimanere nell’attualità dei miei post più recenti, cito come esempio l'uso del bicarbonato come deodorante o almeno il ricorso all'acqua raccolta in casa per innaffiare le proprie piante.

Io capisco che per tutta una serie di motivazioni, quali la propria sensibilità, i propri interessi e soprattutto il proprio background, questi gesti possano non venire in mente e, soprattutto, che non ci si informi in tale direzione. Ma quel che mi lascia veramente basita, è che nemmeno dopo aver fatto notare loro questi accorgimenti essi vengono adottati. Allora mi domando “Perchè?”, “Perché, visto che non sei né stupido né pigro?”

Proprio l’altra sera una mia amica mi confidava che tutti i giorni, per innaffiare le sue piante (due piccole balconiere contenenti piante aromatiche) utilizza tre litri d’acqua. Tre litri d’acqua tutti i giorni della settimana!!
E la domanda successiva che mi pongo è “Se non lo vuoi fare per una questione ecologica, perché non lo fai per risparmiare soldi?”. Proprio l’altro giorno leggevo un articolo in cui si affermava che, durante la bella stagione, l’acqua utilizzata per innaffiare le piante incide profondamente sulla bolletta.

Quindi, la mia domanda senza risposta è “Perché?”

Scusate lo sfogo e un caro saluto,
Laura

2 commenti:

  1. Già: PERCHE'? Perchè diamine? Perchè cavolo? Non c'è altra risposta che la tua: memefreghismo.
    Ci aggiungo anche cattiva e mala educazione. Noi genitori siamo la risposta, ma anche la soluzione.
    Ciao!

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  2. Adesso anche l'acqua della piscinetta di Orlando finisce sulle piante anche perchè, perdonate la franchezza, ma un po' di pipì di bimbo fa pure da mineralizzante, no? Evviva il riciclo, globale! :-)

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