martedì 30 agosto 2011

Un altro progettino terminato

Mentre per la maggior parte delle persone “estate” è sinonimo di “relax”, per me è invece quasi sempre fonte di stress a causa del mio lavoro: scadenze urgenti, mail pressanti, lavoro da svolgere nelle ore notturne per poter dedicare tutte le mie attenzioni alla piccola durante il giorno.
Ma tra una consegna e l’altra sono riuscita a portare a termine un semplice progettino a maglia, questo:


Più che semplice lo definirei basico, per utilizzare un termine coniato da Marica in riferimento a modelli come questo.
Ed è stato proprio sul blog di Marica che ho trovato lo schema in questione.
Pensato per essere lavorato con del cotone, io ho invece utilizzato la lana naturale comprata ormai un anno fa in occasione del Sana di Bologna.

Sicuramente il risultato non è molto fashion – anzi, ad essere sinceri, con quel maglione indosso mia figlia potrebbe rappresentare senza problemi un pastorello all’interno di un presepe – però vi garantisco che questo pull è proprio caldo caldo, ideale da indossare durante le fredde giornate invernali.
(sì, lo so, in questi giorni è difficile pensare che torneranno dei giorni freschi, ma sono quasi certa che tra qualche mese saremo tutti a lamentarci dei rigori invernali)
(sì, lo so, sono scema a lavorare la lana con questo clima)

Ovviamente anche questo pull pullula (ah, ah, che simpaticona) di errori, ma io continuo imperterrita ad essere orgogliosa del mio lavoro. Ma che soddisfazione è creare qualcosa con le proprie mani?!? E per di più per qualcuno che si ama!!!
Ed è proprio vero che sbagliando si impara, quindi non mi fermo e vado avanti con nuovi progetti lanosi…
…sperando che mi riescano!!!

mercoledì 29 giugno 2011

Che palle!! (di stoffa)

Come promesso, mi sono nuovamente cimentata nella creazione di palline di stoffa: una per il figlio di amici e una per la nostra bambina.


Sono più grandi del prototipo che avevo precedentemente sperimentato, questa volta ho infatti utilizzato la misura intermedia del pattern.
Inoltre vi ho aggiunto una campanellina all’interno, utilizzando però due modalità diverse.

Nella pallina che regaleremo, creata anche questa volta con degli ex-pigiami di mio cognato, ho semplicemente inserito la campanellina all’interno dell’imbottitura.


Nella pallina per nostra figlia, invece, la quale è stata creata con tessuti di Giesse Scampoli e Ikea (God bless them!) ho seguito i consigli del blog “Il libro di Ahania”, ovvero ho inserito la campanellina all’interno di quei contenitori che si trovano negli ovetti di cioccolata (e vi risparmio i dettagli di come sia diventata letteralmente scema a trovarne uno in questa stagione), che poi ho sigillato con dello scotch.
Sicuramente in questo modo il sonaglino risulterà protetto dai lavaggi, però produce un suono che non assomiglia più a quello di una campanella, bensì un semplice suono sordo.
Va da sé che l’attrattiva per un bambino è rappresentata dal fatto di sentire un suono, indipendentemente da che tipo di suono si tratti, però quello della campanella mi piaceva di più, mi sembrava più gradevole, delicato.
Vabbeh, consideriamolo un investimento a lungo termine…


Ora penso proprio che interromperò questo tipo di produzione, ne ho letteralmente le palle piene!
;-)
Un saluto e a presto,
Laura

lunedì 27 giugno 2011

Ce l’ho fatta

Incredibile, signori e signore, ma ce l’ho davvero fatta.
Ho finito il progettino a maglia di Debbie Bliss, un lavoretto che doveva essere facile facile e che invece mi è parso un’impresa titanica.
Ecco il bolerino finito:



Sia chiaro, è pieno di difetti e imperfezioni ma a me pare davvero splendido.
Sul serio, ai miei occhi è venuto veramente bene! Chi se ne frega dei difetti: ha due maniche – non tre! – e queste maniche sono attaccate alla parte centrale! E poi ha persino un bordino con pizzo! Un bordino con pizzo, ma ci credete?!?
Ma soprattutto non è una sciarpa e non è neanche una copertina.
Robe da matti!!


Ora, col senno di poi, mi rendo conto che questo progetto è davvero abbastanza facile, però devo dirvi che senza il prezioso aiuto (e soprattutto la pazienza) di Marica non ce l'avrei proprio fatta. Di fronte ad uno scoglio che mi pareva insormontabile, Marica si è presa la briga di confrontare la mia versione in italiano con quella in francese del suo libro, per poi scoprire che quella in mio possesso non era precisa.
(ah, i traduttori!!!)
(Ve l’ho mai detto che sono una traduttrice?!?).
E dopo avermi dato questo ditino, io mi sono presa tutto il braccio di Marica, cogliendo l’occasione per chiarirmi alcuni dubbi. E santo cielo se ce n’era bisogno!! Dopo le sue spiegazioni, infatti, ho disfatto buona parte del lavoro per poi riprendere a lavorare con le idee molto più chiare.

A mia discolpa devo dire che questo libro non mi sembra proprio ben curato, per capirlo basta notare che in copertina il nome dell’autrice è scritto “Debby Bliss” mentre nelle altre pagine si fa riferimento a “Debbie Bliss”.
Vabbeh, magari a parte la questione del nome e dell’imprecisione del mio schema, tutti gli altri sono perfetti…chi lo sa! Ma tra poco lo scoprirò!! (no, Marica, non tremare)
Ora vorrei dedicarmi a qualche altro progettino per poi riprendere uno degli schemi di questo libro. Vedremo…

Beh, che dire…sono pronta per affrontare nuove ed entusiasmanti avventure, nuove sfide armata di ferri.
Anche perché poi…diciamolo…vedere il bolerino indossato dalla mia bimba…è una tale soddisfazione!


Grazie ancora a Marica e alle varie magliste del web che con i loro video e le loro spiegazioni mi hanno permesso di raggiungere questo piccolo, grande risultato.

A presto, ciao!

giovedì 23 giugno 2011

Sempre a proposito di maglia

Ma com’è che, nonostante abbia dei già noti (e, credetemi, evidenti) problemi con il lavoro a maglia, non posso fare a meno di pensare al prossimo progetto in cui mi cimenterò?

“Perché quello a cui ti stai dedicando ora sta venendo un obbrobrio!“ direte voi (e come darvi torto…).

A parte gli scherzi, ho già visto almeno altri due schemi che mi piacciono moltissimo e che, nuovamente, mi sembrano alla mia portata.
(segue risata satanica)

Anzi, già diverse volte ho resistito alla tentazione di intraprendere un secondo progetto contemporaneamente al primo.
Poi, però, mi sono auto-risa in faccia: forse è un tantino esagerato cominciare un altro lavoro mentre si è ancora in panne con il primo, sarebbe troppo alto il rischio di mollare il primo per il secondo…e invece no…Debbie Bliss non l’avrà vinta!!
(segue ulteriore risata satanica)
Mi par però di capire che questa sorta di dipendenza dai lavori a maglia sia abbastanza comune.
E ciò è abbastanza consolatorio.

Ah, che sogno…lavorare su due progetti contemporaneamente…due progetti che avanzano entrambi…e senza intoppi!
Ok, è deciso, questa sarà la mia seconda battaglia.
Ma solo dopo aver vinto quella contro Debbie Bliss!

Un caro saluto,
Laura

mercoledì 15 giugno 2011

Una pallina di stoffa

Non serve spendere soldi per i giochi dei neonati.

Loro non conoscono la differenza tra, per esempio, un giocattolo ed una bottiglia di plastica, e si esaltano per qualsiasi cosa nuova che gli capiti tra le mani.
Per loro, tutto è una scoperta.

Per questo motivo ho sempre fatto in modo che mia figlia non venisse riempita di ninnoli inutili…mi hanno sempre fatto un po’ effetto quei bambini assediati da oggetti in plastica!
Amo però i giochi di stoffa e, per questo motivo, ho recentemente fatto a mia figlia una pallina con vari tessuti colorati.

A dire il vero la pallina in questione è nata semplicemente come “prova” ed infatti è ricca di difetti: l’ho cucita grossolanamente con un cotone blu che, diciamocelo pure, non ci sta a dire proprio nulla; inoltre non è riempita a sufficienza, non è rifinita bene e altro ancora.
Eppure lei ne va pazza e ci gioca in continuazione, mordicchiandola, abbracciandola e strizzandola.


Per fare questa pallina ho utilizzato il pattern offerto da Grand Revival, un blog che offre sempre spunti interessanti..
A breve ne vorrei però fare un’altra senza le imperfezioni di cui sopra, con solo due tipi di stoffa (uno dei tre tipi attuali non mi soddisfa affatto) e con una campanellina al suo interno.

A dire il vero la creazione di questo giocattolo non necessita di molto tempo…basta solo trovarlo!

Un abbraccio,
Laura

lunedì 13 giugno 2011

Come Penelope

O come una psicopatica, scegliete voi.
Il fatto è che da qualche mese disfo e rifaccio, disfo e rifaccio, poi ridisfo e ancora rifaccio.
Ma non c’è nessun Ulisse all’orizzonte.

Qualche mese fa mi sono lasciata un po’ prendere dall’entusiasmo e, pur avendo solo delle conoscenze base in materia di lavoro a maglia, ho acquistato il libro “Baby maglia. Facili lavori a maglia per bambini da 0 a 2 anni” di Debbie Bliss.



Facili…tsè…facili per te che sai qualcosa di più del dritto e del rovescio o che magari hai qualcuno che ti possa dare una mano!

Nonostante abbia infatti scelto un modello che mi pareva abbastanza alla mia portata (tra l’altro tutto a maglia legaccio…neanche un punto rovescio, pensa un po’!), non so dirvi quante volte io abbia già disfatto parti intere di lavoro per poi ricimentarmici di nuovo…e fallire ancora una volta!
Ma non demordo, eh! Eh no, che non demordo! Ormai è una sorta di sfida personale: la maglista sfigata contro Debbie Bliss.
L’unico problema è che quando ho iniziato il lavoro la mia bimba aveva quattro mesi e perciò avevo scelto un modello 6-9 mesi…ma ora la mia bimba ha già sette mesi suonati: devo darmi una mossa, non vorrei dover disfare TUTTO per riniziare quello 12-15!
(se stai sghignazzando, anche solo internamente…SMETTILA SUBITO!!)

Nonostante tutto ciò, non mi pento del mio acquisto.
Volendo infatti fare un passettino in avanti e iniziare a creare qualcosa di diverso da sciarpe e copertine, da qualche parte dovevo pur iniziare!
E quindi andiamo pur avanti…

Vorrei però aprire una parentesi.
Penso che molte delle difficoltà che ho incontrato – e che mi sono parse delle vere e proprie imprese titaniche – si sarebbero risolte molto più in fretta se conoscessi qualcuno in carne ed ossa disposto ad aiutarmi.
Vabbeh, anche non necessariamente “disposto ad aiutarmi”, mi sarebbe bastato conoscere qualcuno con conoscenze di maglia da poter poi costringere ad aiutarmi.
Invece, nessuno.
Nada da nada.
Anzi, una persona ci sarebbe: la mia pro-zia di 93 anni che però, nonostante per quanto riguardi l’ambito “vita sociale e caffè con le amiche” sia molto più attiva di me, non ne ha più voglia mezza di lavorare coi ferri. (e come darle torto…)
Ho dovuto quindi “ripiegare” sul Web. Visito blog, siti, guardo video, leggo con attenzione le spiegazioni di queste fantastiche persone appassionate di maglia…e finalmente i nodi si sciolgono (no, purtroppo non è una metafora), lo schema mi si chiarisce e riesco a proseguire col lavoro.

Quindi, che dire: lode, lode, lode alle magliste di Internet!

A presto (anche se ormai scrivendo “a presto” su questo blog mi par quasi di raccontare una barzelletta),

Laura

mercoledì 1 giugno 2011

Un pesciolino morbidoso

Tra qualche giorno ospiteremo per un breve periodo a casa nostra una coppia di amici + pargolo che abitano all'estero.

Siamo letteralmente elettrizzati: anche se la tecnologia ci offre mille modi per rimanere in contatto e persino vederci, è ovviamente tutt’altra cosa potersi abbracciare, chiacchierare davanti ad una tisana e ridere passeggiando!
Tra l’altro potranno abbracciare per la prima volta la nostra piccolina…e i nostri figli si incontreranno per la primissima volta!!
Ah, non vedo l’ora…

Poiché il loro bambino è appassionato di pesci, ho pensato di creargli un piccolo pupazzo che ne raffigurasse uno.
Come al solito sono andata alla ricerca di ispirazione sul web e ho trovato il tutorial di questo simpaticissimo pesciolino.
Io l’ho realizzato con dei vecchi pigiami di mio cognato (amo riutilizzare oggetti ormai caduti in disuso) e, poiché sono ancora una schiappa con la macchina da cucire – oltre le linee dritte non vado – l’ho cucito interamente a mano.
Ecco il risultato:



La sua realizzazione è stata molto veloce ma se, al contrario di me, sapete usare la macchina da cucire, ci metterete veramente pochissimo.
Mia figlia l’ha già testato e, essendo morbidoso, se l’è tutto strapazzato per benino

Creare giocattoli per i bambini mi riempie sempre di soddisfazione: ci vuole poco tempo ed è bellissimo vedere la gioia nei loro occhi…e ci vuole talmente poco per farli felici!

Un caro saluto e a presto,
Laura